Il verde è il colore predominante nelle piante di cannabis. Ma perché troviamo alcuni strain di cannabis di colore viola?
Leggiamo insieme un articolo molto interessante di Dolcevita sul perché alcune infiorescenze di cannabis presentano un tipico colore viola.
Tre fattori influenzano il cambiamento di tonalità, dando origine a piante con fiori viola profondi, ad esempio. Questi fattori sono la genetica, la temperatura e i nutrienti.
Genetica della cannabis: strain viola
Il colore della cannabis è in gran parte soggetto alla genetica della pianta. Cioè, ci sono varietà geneticamente predisposte ad alti livelli di antocianina. Gli antociani (dal greco anthos: fiore + kyáneos: blu) sono molecole di pigmento solubili in acqua che si trovano nei vacuoli delle cellule delle piante e che danno colore rosso, viola o blu alle foglie, fiori e frutti. Potremmo dire che i colori della cannabis sono prodotti dagli antociani e dalla miscela di altri pigmenti, come i flavonoidi. Gli antociani sono presenti in tutte le piante. Ma perché la cannabis produce antociani e flavonoidi? La risposta è per la protezione. Cioè, questi pigmenti agiscono come una protezione solare per proteggere le cellule dalla luce ultravioletta e per scoraggiare i predatori attratti dalle piante verdi.
La temperatura e il pH della cannabis
Un altro fattore che influenza il colore della cannabis è la temperatura e la maturazione della pianta (fioritura). Come si sa, la clorofilla è il pigmento verde dominante nelle piante e spesso blocca la comparsa degli antociani e quindi impedisce l’esplosione di colore. Allora come si passa dal verde al viola? Con il calo della temperatura e i giorni freddi (sotto 10°C) la pianta di cannabis inizia a convertire la clorofilla in zuccheri. Gli zuccheri vengono assorbiti dalla pianta come energia per produrre fiori, cannabinoidi e semi. Questo processo permette all’antocianina di mostrare l’esplosione di colore. Il colore che gli antociani provocano nelle piante è strettamente correlato ai livelli di pH.