Che cos’è il CBD?

Il CBD è una sostanza estratta dalla pianta di cannabis.

Si tratta di un composto chimico naturale, completamente legale e che offre numerosi benefici per il benessere della mente e del corpo.

Il CBD aiuta a ridurre l’ansia e combattere lo stress;  favorisce il rilassamento e offre uno stato generale di benessere, efficace nel prevenire l’insonnia e contro la depressione.

Il CBD è anche un antinfiammatorio naturale che aiuta a ridurre il dolore di muscoli e articolazioni, regola l’appetito e stimola il sistema immunitario.
Oltre a promuovere il benessere generale, il CBD è oggetto di studio approfondito in molti ambiti della medicina, dalla terapia del dolore alla lotta al cancro, dalla cura della depressione all’artrite, dalle neuropatie all’epilessia.

Cosa non è il CBD?

Per cominciare, il CBD non è una sostanza stupefacente.|!!!

Anche se l’azione distensiva e ansiolitica del CBD può indubbiamente avere effetti positivi sull’umore, infatti, ciò non porta con sé lo stordimento e il senso di euforia comunemente associati allo “sballo” da cannabis.
Questo perché la responsabile dell’effetto psicoattivo è un’altra sostanza, il THC o tetraidrocannabinolo, la sostanza più nota e studiata fra quelle contenute nella pianta di cannabis insieme al CBD.
Dati i suoi effetti sulla psiche, in Italia il THC è una sostanza illegale: non si possono coltivare piante che ne contengono una quantità sufficiente ad avere effetti sulle persone e naturalmente non si possono nemmeno commerciare i prodotti che lo contengono.
I grower di Flower Farm coltivano esclusivamente piante di cannabis con una soglia di THC ben al di sotto della soglia dello 0,5% prevista dalla legge, selezionate per il loro contenuto di CBD nonché per l’aroma e il gusto conferiti anche da altre sostanze, quali i terpeni.
La cannabis con meno dello 0,5% del THC, chiamata anche cannabis light, è cannabis legale, così come lo sono tutti i prodotti da essa derivati.
Ne consegue che il CBD non è una sostanza illegale.
Va sottolineato anche che il CBD non è una sostanza che crea dipendenza e non esiste un vero sovradosaggio.
Molto più importante è tenere conto che il CBD può interferire con il metabolismo di alcuni farmaci: se si segue una terapia farmacologica è bene consultare il proprio medico prima di iniziare l’assunzione.
Va ricordato anche che l’olio di CBD non è la stessa cosa dell’olio di canapa: questo viene ottenuto dai semi della pianta e non dalle infiorescenze.

Come funziona il CBD?

Il CBD o Cannabidiolo è uno degli oltre cento composti chimici, noti come cannabinoidi, che la pianta di canapa sviluppa durante la sua crescita.
Non tutti i cannabinoidi esistenti in natura però provengono da una pianta di cannabis.
Esistono infatti anche cannabinoidi che il corpo umano produce autonomamente, i cosiddetti endocannabinoidi, e che fanno parte di un sistema di autoregolazione interno chiamato per estensione sistema endocannabinoide.
All’interno di questo sistema, gli endocannabinoidi hanno il compito di mantenere la comunicazione fra le cellule e di assicurare l’omeostasi di tutto l’organismo.
L’omeostasi altro non è che l’equilibrio di tutta una serie di funzioni fondamentali per la vita: risposta immunitaria, metabolismo, memoria, sonno, appetito, digestione, umore, controllo motorio, riproduzione e fertilità, piacere e ricompensa, dolore e termoregolazione.
Fra i cannabinoidi prodotti dalle piante, che per la loro origine sono chiamati anche fitocannabinoidi, il CBD è uno dei più studiati e i suoi effetti benefici per la salute sono sempre più apprezzati.

Come si ottiene il CBD?

Come accennato, il CBD è una delle sostanze prodotte dalla pianta di cannabis durante la sua crescita; si concentra in piccole escrescenze bulbose, i tricomi, che compaiono sulle cime e sulle foglie della pianta.
I tricomi sono strutture che la pianta crea allo scopo di secernere particolari sostanze: nel caso della pianta di cannabis sono i responsabili della produzione di una resina ricca di cannabinoidi, terpeni e flavonoidi.

Durante le ultime settimane di fioritura le piante si ammantano di questa resina, che in natura ha il compito di proteggerle in un momento delicato come quello della riproduzione difendendole dal calore, dai predatori e dagli agenti patogeni.

Per i grower, le cime ricche di resina sono il frutto di un anno di duro lavoro!
Quando le piante sono mature, infatti, si procede a raccogliere le cime fiorite, per poterle poi lavorare in diversi modi.

Chi ama consumare la canapa fumandola o tramite il vaping utilizzerà direttamente i fiori. C’è chi preferisce l’hashish, il polline pressato della pianta.

Per estrarre il CBD puro i metodi sono essenzialmente quattro: senza solventi, semplicemente scaldando e strofinando le cime; separandolo dalle altre componenti tramite solventi; con olio; oppure con CO2 supercritica.
Questo metodo è quello più sicuro e il più utilizzato a livello industriale, ed è perfetto per estrarre il CBD mantenendolo inalterato.

Come si assume il CBD?

Il CBD può essere assunto in diversi modi e ciascuno sceglierà quello più in linea con le proprie esigenze e i propri gusti.

Nello specifico, il CBD si può assumere sotto forma di:

  • Oli, che si possono assumere per ingestione o come gocce sublinguali
  • Liquidi per la vaporizzazione
  • Edibles, ad esempio caramelle gommose
  • Fiori per fumo o vaporizzazione
  • Come ingrediente di creme o lozioni per uso topico.

Detto ciò, il modo più diretto e immediato per sperimentare gli effetti del CBD è con l’assunzione sublinguale di olio o cristalli.

Basta metterne la quantità desiderata sotto la lingua e aspettare circa un minuto prima di deglutire, così che il CBD possa essere assorbito dai capillari ed entrare direttamente nel flusso sanguigno.
La quantità giusta dipende da molti fattori, come il peso della persona, la concentrazione del CBD e l’effetto che si desidera ottenere.
Il suggerimento è sempre quello di procedere per gradi, partendo da una dose bassa ed eventualmente aumentando la quantità giorno per giorno fino a raggiungere l’effetto desiderato.
Se si utilizza il CBD a scopo medico, meglio informarsi in modo dettagliato sulle concentrazioni e sulle modalità di assunzione più adatti consultando un professionista specializzato.

La regola d’oro è non avere fretta: alcune persone infatti sperimentano gli effetti benefici del CBD già alla prima assunzione, mentre altre li riscontrano sul lungo periodo, proprio come per un integratore alimentare.

Gli usi terapeutici del CBD

L’olio di CBD è un ottimo analgesico in grado di calmare il dolore in diverse condizioni patologiche.

Essendo particolarmente efficace contro gli stati infiammatori aiuta contro l’artrite e contro i dolori articolari.
Aiuta nelle neuropatie e a tollerare meglio le cure oncologiche attenuando gli effetti collaterali dei farmaci chemioterapici.

Non solo: aiuta a velocizzare il recupero dopo l’attività sportiva e nei periodi di particolare sforzo.

Grazie alle sue proprietà ansiolitiche è inoltre di grande alleato del benessere psicologico, aiutando a superare ansia sociale, disturbo d’ansia generalizzata o disturbo da stress post traumatico, fino a fornire un valido aiuto contro la depressione.